Quando si parla di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, il microclima che li caratterizza è un aspetto fondamentale da curare e salvaguardare con tutte le risorse a disposizione. È un dato di fatto che operare in condizioni climatiche ottimali porta numerosi benefici all’azienda stessa, primo fra tutti il benessere psicofisico di chi vi opera, la sua fidelizzazione, la sua resa nelle otto ore lavorative.
Di conseguenza, il processo produttivo non risente di ritardi, le perdite diminuiscono, la produttività aumenta, l’azienda cresce di pari passo al suo fatturato. E questo succede in ogni settore produttivo, privato o pubblico, a prescindere dal tipo di impresa.
In materia di climatizzazione, ogni impresa ha le sue esigenze specifiche in relazione al tipo di attività che viene svolta, dal volume degli spazi adibiti alla produzione o all’esercizio, dal numero di persone coinvolte e dalle condizioni climatiche esterne che la condizionano.
Quando si parla di realtà produttive di un certo livello per spazi e personale, la climatizzazione, per lo meno quella di tipo tradizionale, è un costo fisso che incide pesantemente nelle spese previste dal budget. Nonostante questo, non porta quasi mai a dei risultati apprezzabili in termini di soddisfazione. Malessere diffuso, malcontento serpeggiante e tensione sul lavoro ne sono effetti fisiologici.
La climatizzazione alternativa del futuro non può che essere sana, eco-compatibile ed economicamente sostenibile. Tale principio vale per le piccole, le medie e le grandi imprese. Il raffrescamento industriale, ad oggi, è l’unica soluzione che soddisfa al contempo le tre caratteristiche richieste.
L’aria che produce è salubre, non inquina e fa risparmiare. E tutto ciò con un meccanismo elementare, facile da monitorare e da mantenere in efficienza. L’aria aspirata dall’esterno viene convogliata da una ventola interna nella direzione di alcuni pannelli bagnati. Il risultato è lo scambio di calore tra esterno e interno. Questo processo non prevede né uso di refrigeranti né emissioni di carbonio o di CFC.
Per efficienza, consumi, resa ed eco-sostenibilità, i raffrescatori evaporativi sono la soluzione più razionale per i grandi ambienti lavorativi, in particolar modo per quelli industriali frequentati da molte persone e compromessi da aria viziata da pulviscoli e residui di lavorazione.
I capannoni industriali sono gli ambienti in cui le loro caratteristiche riscontrano le aspettative della gestione ma soprattutto di chi vi trascorre un terzo della propria giornata. La tecnologia ecologica del condizionamento dell’aria negli ambienti di lavoro è un must a cui nessun imprenditore serio ed eticamente ispirato può venir meno. Il ritorno economico non tarda mai a farsi notare.
I raffrescatori evaporativi, detti anche raffrescatori adiabatici per gli scambi di calore con l’esterno, trovano la loro applicazione congeniale anche in altri spazi lavorativi e non di grandi dimensioni.
Sono l’alternativa moderna e tecnologica ai condizionatori e ai climatizzatori di tipo tradizionale anche per scuole, ospedali, centri commerciali e locali pubblici di grandi dimensioni. Nel settore zootecnico, il comparto dell’allevamento ne può godere il massimo beneficio attraverso la salute degli animali.
Per una scelta intelligente e consapevole, rivolgersi a degli esperti professionali ed affidabili è il primo passo da fare per invertire la rotta o iniziare con il piede giusto.
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