Il coronavirus SARS-CoV-2 è un ceppo virale zoonotico, in grado di compiere il salto di specie e di passare dall’animale all’uomo, determinando nell’organismo ospite una sindrome infettiva respiratoria, il Covid-19, di varia entità e gravità.
La trasmissione dell’agente patogeno da un individuo all’altro avviene per via aerea, tramite l’emissione di particelle in forma di goccioline di saliva in sospensione spesso infinitesimali, veicolate dal respiro, da un colpo di tosse o attraverso un banale starnuto.
Ma il contagio può verificarsi anche entrando in contatto con ambienti e superfici contaminate da una persona infetta, sulle quali il virus si deposita e continua a sopravvivere per alcuni giorni. Con il risultato che, portandosi poi le mani a occhi, naso e bocca, c’è un elevato rischio di contagio a propria volta.
Da qui la necessità di osservare innanzitutto una rigorosa igiene delle mani e di mantenere il più possibile aerati e sanificati spazi e ambienti.
Sanificare gli ambienti e far circolare aria pulita rientrano tra le principali prescrizioni dettate dall’OMS e dalla comunità scientifica, nonché da diverse organizzazioni mondiali che si occupano di climatizzazione, refrigerazione e riscaldamento.
Tutti gli studi concordano sull’assoluta importanza della bonifica e di una corretta climatizzazione di spazi condivisi e luoghi collettivi e affollati, quali uffici e posti di lavoro, ospedali, scuole, palestre e centri commerciali. Una buona pratica che, se correttamente messa in atto in ambienti chiusi, consente di ottenere una significativa diminuzione della concentrazione del virus nell’aria e una conseguente riduzione del rischio di trasmissione.
Grazie a impianti di ventilazione e condizionamento provvisti di un efficace sistema di filtrazione, è possibile garantire la massima igiene e protezione; I raffrescatori industriali rappresentano una tra le soluzioni più efficaci e sicure.
Per un utilizzo ottimale degli impianti di aerazione e climatizzazione, i ricercatori individuano una serie di linee guida da seguire, tra cui: incrementare la portata di aria dall’esterno, garantirne il corretto filtraggio, prolungare i tempi di funzionamento degli impianti estendendoli anche h24, modulare la velocità di ventilazione nelle diverse fasi della giornata, mantenere il livello di umidità relativa al di sopra del 40% ma, soprattutto, evitare il ricircolo e con esso i potenziali rischi di contaminazione che ne derivano.
Se dunque la prescrizione fondamentale resta quella di favorire al massimo la circolazione e il ricambio di aria nuova e pulita, è altrettanto vero che i depuratori e i dispositivi in grado di filtrarla riducono notevolmente il rischio di esposizione a virus, batteri e agenti patogeni.
Un raffrescatore evaporativo è un impianto di trattamento dell’aria che, diversamente dai climatizzatori classici, grazie al suo sistema di evaporazione non ricicla sempre la stessa aria ma provvede a prelevarla dall’esterno in portate elevate, particolarmente adatte per grandi volumi, a filtrarla e restituirla, migliorandone la qualità, rinfrescata nell’ambiente.
È per questo che l’immissione continua di aria esterna opportunamente trattata tramite raffrescamento evaporativo rappresenta, insieme alla corretta installazione e manutenzione degli impianti in uso, una delle buone pratiche di prevenzione per assicurare un ambiente sano, igiene, tutela della salute ed elevata qualità di ciò che respiriamo.
Fatica a tenere gli occhi aperti e quella sensazione di secchezza come se nei nostri…
L'uso diffuso dell'aria condizionata nelle nostre case e luoghi di lavoro è diventato una norma,…
Introduzione Nel panorama odierno della zootecnica, il comfort termico degli animali è di fondamentale importanza…
La nostra amata aria condizionata sempre accesa durante i mesi estivi ha reso gli ambienti…
Tutti odiano letteralmente il mal di testa. Purtroppo, anche l'aria condizionata può influire negativamente, causando…
I raffrescatori evaporativi rappresentano una soluzione sostenibile ed efficace per il controllo del clima in…