Gli Elementi Naturali alla base del Raffrescamento Evaporativo

Il funzionamento dei raffrescatori evaporativi industriali 

I raffrescatori industriali sono degli strumenti tecnologici ad alta efficienza, creati per climatizzare ambienti di ampia metratura con un’irrisoria spesa energetica. Il loro funzionamento si basa su un semplicissimo principio della natura, noto fin dall’antichità, ossia il fatto che l’evaporazione dell’acqua è in grado di sottrarre calore agli ambienti. 

Il funzionamento di un raffrescatore evaporativo industriale è piuttosto semplice, e il primo passo è la raccolta dell’aria calda e secca proveniente dall’esterno. L’aria viene quindi convogliata all’interno del raffrescatore, grazie a una pompa elettrica; qui, il flusso d’aria calda passa attraverso dei pad bagnati, consentendo lo scambio di calore e raffreddandola. Infine, il flusso d’aria raffreddata e umidificata verrà immesso all’interno dell’ambiente di lavoro. 

Si tratta di un sistema, dunque, estremamente semplice e naturale, e a bassissimo consumo energetico: l’unico dispendio di energia è dato dalla pompa elettrica di aspirazione dell’aria. Nonostante la semplicità e l’economicità del funzionamento di questo macchinario, i risultati in termini di raffreddamento dell’aria sono veramente notevoli; e grazie ad alcuni accorgimenti ingegneristici adottati nella costruzione di questi apparecchi, l’efficienza è massima.  

L’acqua alla base del processo di raffrescamento 

Come abbiamo illustrato sopra, il funzionamento dei raffrescatori industriali è basato sull’evaporazione. Come è semplice osservare, non sono necessari liquidi refrigeranti né gas di alcun tipo: il fulcro del raffrescamento evaporativo è unicamente l’acqua. L’acqua abbatte la temperatura dell’aria proveniente dall’esterno e soprattutto, nel caso in cui l’aria esterna sia particolarmente secca, ristabilisce il tasso d’umidità ideale per evitare fastidi a livello respiratorio. 

Decidere di rinfrescare l’ambiente di lavoro con un raffrescatore industriale è, dunque, una scelta molto più naturale e rispettosa dell’ambiente rispetto a qualsiasi condizionatore di tipo classico, che prevede l’impiego di gas o liquidi refrigeranti nocivi per l’ambiente. Ciliegina sulla torta: i costi relativi all’utilizzo del raffrescatore sono veramente irrisori se paragonati ai sistemi di climatizzazione tradizionali: sarà necessario pagare l’elettricità per l’utilizzo della pompa d’aspirazione dell’aria e gli occasionali rabbocchi d’acqua necessari per il funzionamento corretto del raffrescatore, che in ogni caso saranno minimi.  

Ricircolo dell’aria: ambienti di lavoro freschi e salubri 

Un altro punto di forza dei raffrescatori? Semplice: questi macchinari funzionano prelevando continuamente aria proveniente dall’esterno. Questo significa che, al contrario dei condizionatori tradizionali, l’aria presente all’interno dell’ambiente di lavoro non verrà rimessa continuamente in circolo, anzi: il raffrescatore provvederà a fornire un ricambio d’aria continuo e costante, durante tutto il giorno. L’importanza di un ricambio d’aria continuo si nota in particolare durante questo periodo di pandemia, ma anche al di fuori di queste circostanze eccezionali, l’assenza di ristagno e ricircolo forzato garantisce il massimo della salubrità dell’aria. 

Insomma: i raffrescatori evaporativi utilizzano semplici principi fisici per il proprio funzionamento, e proprio come accade in natura, impiegano esclusivamente l’acqua per rinfrescare il flusso d’aria. Inoltre, grazie alla corretta umidificazione e al continuo ricambio, l’aria dell’ambiente di lavoro – che sia una fabbrica, o un locale commerciale – diventerà più salubre per tutti i presenti. E se desiderate saperne di più su questo metodo del tutto naturale ed efficiente di raffrescare l’aria, noi di Italkero siamo a vostra disposizione!