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Negli ultimi anni è capitato di sentir parlare sempre più spesso di efficienza energetica, ma in realtà non tutti sanno davvero di cosa si tratti. Dal punto di vista prettamente tecnico si può definire efficienza energetica la capacità di un sistema di funzionare, di ottenere un risultato, utilizzando un quantitativo ridotto di energia, senza però penalizzare il rendimento.

In termini più semplici è possibile quindi affermare che maggiore è l’efficienza, maggiore è il risparmio di energia e minore il costo di esercizio. Si prenda come esempio un edificio, la cui efficienza è strettamente legata al fabbisogno energetico: in questo caso la sua efficienza risulterà più elevata minori saranno i consumi necessari per soddisfare il fabbisogno.

Questo mette in campo anche il discorso legato alla diagnosi energetica, una procedura che consente di conoscere il profilo del consumo energetico di un edificio, di un impianto oppure di un servizio per considerarne nello specifico costi e benefici.

ENEA: il Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica

Ad occuparsi del raggiungimento degli obiettivi di efficienza di energia su larga scala, e quindi non solo a livello di edifici o attività, è l’ENEA (Energia Nucleare Energie Alternative), con il suo DUEE (Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica). L’ENEA è un organismo presente su tutto il territorio e a vari livelli che coinvolge il governo, gli enti locali, le imprese e i cittadini.

Prendendo in considerazione nello specifico i cittadini, il compito dell’ENEA è quello di fornire loro gli strumenti indispensabili per capire come sfruttare in modo razionale l’energia, sia attraverso l’adozione di tecnologie efficienti sia assumendo un comportamento più responsabile verso l’utilizzo dell’energia. Poiché sono proprio gli edifici a rappresentare circa il 40% dei consumi di energia del nostro paese, l’ENEA si pone in prima linea per la già citata diagnosi energetica.

La diagnosi energetica si compone di due fasi: la prima ha come obiettivo lo studio del comportamento energetico dell’edificio, allo scopo di evidenziarne i punti deboli e lo stato degli impianti, mentre la seconda serve per stabilirne la classe energetica e redigere l’APE (Attestato di Prestazione Energetica).

Tecnologie per l’efficienza energetica: quali sono

Tutti coloro che desiderano ridurre i costi legati all’energia della propria azienda possono partire dall’efficientamento: oggi sono infatti disponibili diverse tecnologie che permettono di migliorare l’efficienza di uno stabilimento, a partire dalla domotica fino ad arrivare all’illuminazione a LED e all’uso di raffrescatori evaporativi.

Con l’applicazione industriale dell’Internet of Things è possibile controllare determinati dispositivi da remoto e individuare in tempo reale eventuali malfunzionamenti ed errori che potrebbero comportare un maggior dispendio di energia. L’illuminazione a LED, che negli ultimi anni si è quasi totalmente sostituita alle tradizionali lampadine a incandescenza, è invece particolarmente apprezzata per la capacità di produrre luce con un risparmio energetico che, stando alle stime, si aggira intorno al 60-70%.

Infine, in termini di climatizzazione degli stabilimenti, non si possono non menzionare i Raffrescatori Evaporativi, sistemi che pian piano stanno prendendo il posto dei classici climatizzatori. Il loro successo è dovuto essenzialmente a due fattori: il primo è legato al minimo impatto sull’ambiente grazie allo sfruttamento del naturale processo di evaporazione dell’acqua, mentre il secondo ai bassi costi di consumo, dati dall’elevata efficienza energetica di questa tecnologia, e per la manutenzione.

 

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