Raffrescatore domestico: cos’è e quali sono le differenze con quello industriale
18 Agosto 2020Umidità negli ambienti di lavoro: perché è importante?
22 Settembre 2020Il raffrescamento evaporativo è un principio fisico conosciuto da secoli dall’uomo e grazie alle moderne tecnologie si pone alla base di un innovativo sistema di climatizzazione degli ambienti commerciali e industriali.
Infatti, questo fenomeno sfrutta la naturale capacità dell’aria di trattenere vapore acqueo, diminuendo al contempo la propria temperatura. Il processo di raffrescamento, in sintesi, consente di aumentare l’umidità dell’aria attraverso la trasformazione in vapore acqueo del calore in essa contenuto.
In tal modo, l’aria diventa al contempo più umida e più fresca: minore sarà il tasso di umidità presente nell’aria in entrata, maggiore sarà la quantità di calore trasformata in vapore acqueo. Meno calore, quindi, vuol dire avere una temperatura più fresca all’interno degli ambienti di lavoro.
Come funziona un raffrescatore industriale
Il fenomeno del raffrescamento adiabatico, o evaporativo, viene oggi sfruttato per rinfrescare gli ambienti interni di un edificio, con ottimi risultati specialmente nelle strutture di grandi dimensioni.
Infatti, grazie ad uno speciale apparecchio, chiamato raffrescatore, è possibile immettere aria calda dall’esterno che, opportunamente raffrescata secondo il principio sopra esposto, viene poi immessa all’interno dei locali per assicurare una temperatura piacevole a tutti i soggetti presenti (operai, personale ospedaliero, clientela, pazienti e persino animali di allevamento, etc.).
Ciò è reso possibile dalla particolare tecnologia che caratterizza i raffrescatori. Tali dispositivi, infatti, sono composti principalmente da un ventilatore e da una piccola pompa per il ricambio dell’acqua, che garantisce la possibilità di apportare vapore acqueo all’aria immessa dall’esterno e dare così avvio al processo di raffrescamento adiabatico.
I vantaggi del raffrescamento evaporativo
Come si vede, il principio alla base del funzionamento di un raffrescatore industriale è semplice, così come molto semplice è anche la struttura di tale apparecchio.
Questi aspetti si traducono in un notevole risparmio di costi quando si adotta un raffrescatore in luogo di un climatizzatore tradizionale.
A differenza di quest’ultimo, infatti, il raffrescatore non utilizza alcun fluido refrigerante, pertanto il suo funzionamento risulta molto più economico sia in termini di consumi che in termini di costi d’installazione e di manutenzione.
Per questo il raffrescatore si pone come una soluzione ideale per le aziende che intendono abbattere i costi relativi alla climatizzazione dei locali di lavoro come:
- sale macchinari
- interni ospedalieri
- scuole
- centri commerciali
- locali di aziende agricole
- allevamenti
Oltre al costo iniziale dell’apparecchio (molto più contenuto di quello di un condizionatore tradizionale), l’installazione del raffrescatore comporta solo l’allaccio alla rete elettrica monofase (230 V) e alla rete idrica.
Anche i consumi risultano molto ridotti rispetto ai climatizzatori con liquido refrigerante, poiché si tratta solo di azionare la ventola e la pompa idrica di ridotte dimensioni.
A seconda della conformazione dell’edificio su cui va installato l’impianto, il raffrescatore può essere facilmente posizionato sul tetto o a parete.
Installazione di un sistema di raffrescamento adiabatico
Nella scelta del sistema di raffrescamento più adatto ad un edificio industriale o commerciale di notevoli dimensioni, bisogna considerare anche un ulteriore vantaggio garantito dal raffrescatore: questo, infatti, può essere posizionato a pochi metri dal suolo (in genere 4 o 5), ottimizzando la climatizzazione interna, poiché si evita di rinfrescare inutilmente le zone che si trovano ad altezze non frequentate da operatori o clienti.
Occorre ricordare, in ogni caso, che il fenomeno del raffrescamento adiabatico funziona al meglio se viene assicurato un costante ricambio d’aria nei locali, lasciando uscire l’aria precedentemente immessa da finestroni, portoni e simili. Questi ultimi, quindi, dovrebbero sempre essere lasciati aperti.
Se ci si pensa, ciò si traduce in un ulteriore vantaggio, poiché, a differenza dei climatizzatori tradizionali, l’aria non risulta solo raffrescata, ma anche costantemente ricambiata, senza permanenza di aria viziata nei locali.
In caso contrario, cioè quando risulti impossibile assicurare la costante apertura di porte e finestre, il sistema di raffrescamento può comunque tranquillamente funzionare, previa installazione di opportune condotte di estrazione dell’aria.
Infine, il raffrescatore è caratterizzato da una composizione modulare, che consente di scegliere specifiche zone da raffrescare, evitando, così, inutili sprechi di energia. La modularità, inoltre, permette il potenziamento dell’impianto in un momento successivo all’installazione, qualora si desiderino aggiungere ulteriori apparecchi per ampliare il raggio d’azione del sistema.
Anche sotto gli aspetti appena esaminati, quindi, i sistemi che sfruttano il raffrescamento adiabatico si confermano efficienti, economici e facili da gestire.