Ambiente di Lavoro: normativa e requisiti

Lo stato dell’ambiente di lavoro è particolarmente importante per i dipendenti, i quali devono essere messi dall’azienda in condizione di svolgere i propri compiti in un luogo sicuro e confortevole. A trattare il tema della sicurezza degli ambienti di lavoro è il DLgs 81/08, Allegato XXXIV, che si occupa di evidenziare alcuni fattori chiave come ad esempio l’illuminazione, il rumore, la qualità dell’aria e il microclima che devono rispondere a determinati parametri sul luogo di lavoro per rispettare le normative vigenti.  

Di seguito prenderemo in considerazione ogni fattore per approfondire le rispettive linee guida. 

Illuminazione

L’illuminazione inadeguata è tra le prime cause dell’affaticamento visivo dei dipendenti sul luogo di lavoro. Per questo motivo è necessario che l’azienda assicuri al proprio personale un ambiente di lavoro in cui il contrasto e l’intensità della luce siano equilibrati e in cui le fonti di luce siano disposte secondo un giusto criterio.  

Oltre alla qualità della luce e al suo posizionamento è altrettanto importante che le postazioni lavorative siano disposte in modo tale da evitare fastidiosi riflessi e che le finestre e i punti luce stessi siano antiriflesso e dotati di eventuali schermature per attenuare la luminosità. 

 

Rumore

Esattamente come la luce, negli ambienti di lavoro anche il rumore può comportare fastidi e impedire una corretta comunicazione tra i membri del personale, oltre ad impedirne la concentrazione. Per questo motivo è essenziale che sul posto di lavoro il livello di rumore si mantenga sui 55 dB circa, e possibilmente sotto i 45 dB nel caso in cui si tratti di una mansione che richiede particolare concentrazione.  

Il rumore prodotto dai macchinari o più semplicemente dall’ambiente può essere attenuato con una serie di interventi, a partire dallo spostamento delle fonti di rumore in locali separati all’attuazione di interventi per diminuire il riverbero acustico, come l’inserimento di pannelli fonoassorbenti.  

 

Qualità dell’aria

Un ambiente di lavoro eccessivamente caldo, per via della presenza del personale o di macchinari, è un’altra delle cause di malessere per i dipendenti. Nell’ambiente di lavoro infatti deve esserci un adeguato ricambio dell’aria, che può avvenire sia attraverso aperture verso l’esterno come ad esempio porte e finestre, sia attraverso l’installazione di veri e propri impianti di raffrescamento dell’aria, come i climatizzatori evaporativi.  

Questo è particolarmente importante soprattutto negli ambienti lavorativi in cui i dipendenti possono venire a contatto con sostanze e polveri potenzialmente nocive per la salute. 

 

Microclima

Il microclima può essere inteso come una diretta conseguenza della qualità dell’aria e fa riferimento all’ambiente che si viene a creare nel complesso all’interno di un luogo di lavoro. Come già affermato in precedenza, la qualità, l’umidità e la temperatura dell’aria rivestono un ruolo di grande importanza in un ambiente lavorativo perché strettamente legati al benessere e alla produttività dei dipendenti.  

Un luogo di lavoro troppo caldo e con un livello tropo basso di umidità, ad esempio, può causare problemi come la secchezza di occhi e mucose e persino complicazioni a livello respiratorio per i dipendenti. 

 

Climatizzatori Evaporativi: la soluzione ideale

Per creare il giusto microclima negli ambienti di lavoro e garantire una corretta qualità dell’aria ai dipendenti è possibile ricorrere all’installazione e all’uso di Raffrescatori Evaporativi. I climatizzatori evaporativi sono tecnologie eco-friendly  che rinfrescano gli ambienti in modo naturale, sfruttando la capacità di evaporazione dell’acqua, e non richiedono l’uso di agenti chimici come i liquidi refrigeranti dei climatizzatori tradizionali.  

L’aria fresca prodotta dai raffrescatori evaporativi è un’aria salubre, priva di germi e di cattivi odori, e soprattutto ha sempre la temperatura ideale per evitare spiacevoli sbalzi termici. A tutto questo vanno poi ad aggiungersi la facilità di installazione dei raffrescatori, i consumi ridotti e la manutenzione minima richiesta.