Il raffrescamento evaporativo delle aree produttive: prospettive e risparmio energetico
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31 Marzo 2020Raggiungere un elevato standard di qualità dell’aria e mantenere basso l’impatto energetico di un sistema di climatizzazione industriale senza tralasciare l’opportuna manutenzione degli impianti.
Questa è la sfida che richiama molte realtà al passaggio verso la soluzione del raffrescamento adiabatico. I vantaggi sono molteplici, i motivi vanno attentamente valutati.
La sfida del raffrescamento industriale
I grandi ambienti sono da sempre un’incognita per i progettisti e gli operatori del settore. Le tecnologie messe in campo sono molteplici ma sono affette da enormi svantaggi in termini di costo d’installazione, impatto energetico ed impegno nella manutenzione.
Il classico raffrescamento mediante impianti di condizionamento è uno degli esempi dell’approccio spesso inadeguato alla portata del problema. Un aiuto viene dalla tecnologia adiabatica, la quale sfrutta un semplice principio fisico al fine di garantire un clima ideale nelle aree più estese.
Il principio è nella cessione del calore in eccesso dall’aria ad un liquido. Parte del liquido evapora, l’aria incrementa la propria umidità relativa e contemporaneamente riduce la propria temperatura. Questo semplice meccanismo veniva usato con successo già in epoca greca: noi abbiamo preso in prestito questa antica intuizione e l’abbiamo potenziata grazie all’ausilio delle innovazioni moderne.
Come i numerosi case studies confermano, l’impatto di questa tecnologia è comprovato dal feedback positivo di numerose realtà a livello mondiale.
Qual è l’impatto di un raffrescatore evaporativo?
La tecnologia su cui si basano i nostri dispositivi si fonda su un controllo all’avanguardia del processo adiabatico di scambio del calore. La linea BREEZAIR è progettata per garantire una prolungata efficienza operativa a fronte di un basso investimento in termini di installazione e manutenzione. Il montaggio delle singole unità necessita di un semplice allacciamento elettrico e di un sistema di ricambio dell’acqua.
La gestione dei consumi è ottimizzata autonomamente dall’apparato di raffrescamento. Basandosi su un principio semplice di funzionamento, la manutenzione risulta di basso impatto poiché può essere attuata in modo semplificato. Il tutto si traduce in una maggiore revisione dei sistemi, dato l’impatto limitato della stessa in termini di impegno economico e professionale per l’azienda.
Il risultato è un vantaggio diretto in termini di qualità dell’aria e indiretto nella maggiore longevità dei sistemi. Il ritorno d’investimento è garantito quindi anche nel lungo termine grazie ad un impianto in grado di lavorare bene e a lungo.
Raffrescatore industriale: la manutenzione senza incognite
Conoscere il funzionamento del raffrescatore industriale è il modo migliore per ottimizzarne la durata. Il cuore è costituito da un pannello in cellulosa: questo presenta la porosità ideale per lo scambio del calore dall’aria all’acqua. Un sistema di alimentazione mantiene umida la cellulosa e garantisce la purificazione delle particelle dell’aria che rimarranno imprigionate nel film dell’acqua di scolo. L’effetto è un’aria a temperatura inferiore e più pura.
La manutenzione deve quindi mirare alla sanificazione dei ristagni d’acqua onde ridurre il rischio di formazione di muffe o di batteri quali la Legionella. È quindi necessaria la verifica del corretto funzionamento delle ventole, la semplice pulizia o eventuale sostituzione dei filtri dell’aria e la pulizia del pannello poroso insieme ai condotti dell’aria.
Considerando l’utilizzo di semplice acqua demineralizzata e di disinfettanti antibatterici, la manutenzione presenta un impatto economico davvero limitato a fronte di un notevole prolungamento operativo.